Quali sono le regole per aggiungere un sistema di accumulo ad un impianto fotovoltaico?
E quando si può installare un sistema di accumulo su un impianto fotovoltaico già esistente, senza perdere gli incentivi?
Gli impianti collegati alle reti di distribuzione in bassa o media tensione possono essere abbinati a un dispositivo di storage elettrico per incrementare la percentuale di autoconsumo mantenendo gli incentivi, con una sola eccezione: quelli di potenza inferiore a 20 kWp regolamentati dal primo conto energia.
Le norme CEI
Dopo una prima serie di valutazioni economiche l’utente che ha già installato pannelli fotovoltaici e vuole aggiungere un Sistema di Accumulo dovrà svolgere alcuni passaggi importanti.
Per prima cosa, dovrà scegliere un sistema conforme alle norme di connessione, che sono la CEI 0-21 e la CEI 0-16, rispettivamente per gli impianti in bassa e media tensione. Tali norme riportano tutte le caratteristiche di un Sistema di Accumulo, compresi gli schemi di misura dell’energia prodotta/scambiata con la rete.
Il tecnico installatore in questo caso possiederà tutti gli strumenti necessari per svolgere correttamente il suo lavoro: oltre naturalmente alle già citate disposizioni CEI, vanno ricordate le delibere 574/2014 e 642/2014 dell’Autorità per l’Energia e le regole tecniche pubblicate in seguito dal GSE.
Dichiarazioni e certificazioni
In secondo luogo l’utente dovrà formalizzare la modifica del suo impianto presso il gestore di rete e il GSE, attraverso una nuova richiesta di connessione per inserire il sistema di accumulo.
Come si fa però a distinguere una tecnologia di storage conforme alle norme CEI da una che non rispetta i requisiti obbligatori?
Per quanto riguarda gli impianti connessi in bassa tensione, è sufficiente la dichiarazione sostitutiva di atto notorio rilasciata dal costruttore. Dichiarazione che dovrà estendersi a tutti i componenti, cioè inverter, batteria e sistema di controllo.
Per quanto riguarda, invece, gli impianti in media tensione, la norma CEI 0-16 indica le prove cui sottoporre un Sistema di Accumulo. Oltre alla dichiarazione del costruttore, quindi, serve la certificazione di un organismo accreditato.
Sistemi di Accumulo e Gruppi di Continuità
Un gruppo di continuità è pensato per funzionare solamente in condizioni di emergenza, ad esempio in seguito a un guasto sulla rete. Di solito ciò avviene poche volte l’anno e per pochi minuti, giusto il tempo di risolvere il problema che ha determinato l’interruzione della fornitura elettrica.
Un Sistema di Accumulo, all’opposto, è pensato per funzionare continuativamente in parallelo alla rete di distribuzione. La sua entrata in funzione non dipende da un guasto o da un’emergenza, ma è decisa dall’utente secondo le sue esigenze. Ad esempio, quando vuole sfruttare l’energia stoccata nella batteria per fronteggiare un picco di consumi, riducendo il prelievo di elettricità dalla rete.